5 cover che eguagliano (o superano) le canzoni originali.

Ti stai chiedendo anche tu “Perché dovrei ascoltare una cover quando già l’originale è bellissima?”

Ecco, nel caso trovassi una risposta soddisfacente non dimenticarti di scrivermela che l’appunto. Ma spero per te sia una risposta sensata.

Ci lamentiamo, io per prima, troppo spesso che l’originalità nei campi artistici è morta. Pensate un attimo al cinema, fioccano remake e sequel/prequel improvvisati come dardi in GoT e, sovente, la qualità scadente è disarmante.

Questo vuol dire che tutto ciò che è “rifatto” fa schifo?

NO. E non sto parlando del botox di Nicole Kidman, quello se lo sarebbe potuto risparmiare. Parlo di cover musicali (anche remake cinematografici eh, ma questo sarà un altro articolo) che hanno innalzato il livello di alcune canzoni, siano esse di base mediocri o già bellissime.

In questa lista inserisco quindi le 5 cover che preferisco.

Fatemi fare solo una premessa.
Scegliere solo cinque canzoni, per me, è davvero difficile quindi ho tentato di spaziare nei generi. Sarebbe stato troppo trash trovare solo cover metal o pop (anche se, in futuro, potrei farci un pensierino…) e mi piace accontentare un po’ tutti, pur sempre assecondando me stessa.
Inoltre mi rifiuto categoricamente di stilarle in ordine di preferenza. L’ordine è sparso e, alla fine, troverete una piccola… bonus track!

1 Jeff Buckley – Hallelujah

Sfortunato figlio d’arte, nella sua breve carriera Jeff Buckley regala delle perle musicali davvero d’eccellenza. Se non lo conoscete, a prescindere dai vostri gusti musicali, vi prego dategli un’opportunità.

Hallelujah, nella sua versione originale di Leonard Cohen, è un pezzo spettacolare che tutti, almeno una volta nella vita, dovremmo ascoltare. Jeff, però, ci aggiunge un’ampia dose di melanconia riarrangiando il pezzo fra il folk e l’indie rock anni novanta.
L’interpretazione del video, da brividi, è qualcosa che personalmente ha segnato i miei vent’anni. Ma per apprezzare al meglio anche questo particolare dovreste conoscere Jeff personaggio. E, se mi seguirete, presto ne avrete l’occasione.

2 Whitney Houston – I will always love you

Whitney Houston

Anche la Houston non brilla per fortuna ma, rispetto a Buckley e alla sua fama “di nicchia”, la sua popolarità è globale.
Chiunque, anche chi ama il neomelodico napoletano, almeno una volta ha ascoltato una canzone di Whitney. E vi dirò di più, è molto probabile che abbiate ascoltato proprio questa.
Assurdo che sia una cover, no? Eppure è proprio così. La strafamosa colonna sonora del film The Bodyguard è, in realtà, solo un remake -straziante e bellissimo- di un singolo di Dolly Parton.

3 Soft Cell – Tainted Love

Soft Cell

Partiamo col dire che questa l’ho scelta solo per spaziare nei generi. Non che questa cover non mi piaccia, anzi, ma quella dei Soft Cell certo non è la cover che preferisco di Tainted Love (dico solo una cosa, il Reverendo.)

L’originale, dance anni sessanta, è cantata da Gloria Jones. Famosa? Nì, di certo i Soft Cell l’hanno resa estremamente popolare tanto da lanciare poi una specie di moda a riguardo. Le cover di questa canzone, infatti, si sprecano e ne troviamo di ogni genere musicale. Vi giuro che è interessante vedere quanti artisti l’abbiano riproposta quindi vi invito a cliccare qui per il rimando alla lista delle cover!

4 Guns n’Roses – Since I don’t have you

Guns n’Roses

Prima di tutto, i Gn’R sono uno dei gruppi della mia adolescenza e proprio non avrei potuto evitare di inserirli in questa classifica.
La cosa bizzarra è che, di solito, viene sempre citata la loro cover di Knockin’ on heaven’s door (l’originale di Bob Dylan, la cover dei Gn’R è stata incisa in studio per fare da BSO al film Giorni di tuono) e ci si tende a dimenticare che Axl & co hanno prodotto un intero album di cover in cui questa non è inclusa.

The spaghetti incident, l’ultimo album prima del disagio by Mr Rose, contiene esclusivamente brani reinterpretati, quasi tutti in originale di gruppo punk rock. Since I don’t have you, la prima traccia, in originale era dei famosissimi (!?) The Skyliners ma è solo grazie ai Gn’R che è diventata famosa. E ve lo dico, pogarci sopra in un live è da paura!

5 Fiorella Mannoia – Sally

Fiorella Mannoia

L’inserimento di una canzone italiana per me era d’obbligo. Ho fatto un po’ di fatica a scegliere perché in Italia le grandi cover si sprecano.

Saprete bene che, negli anni 60/70, andava di gran moda tradurre alcune grandi hit estere e in tanti, incluso Celentano, ci hanno dato dentro di brutto. Per non parlare poi dei cantanti moderni che hanno deciso di reinterpretare grandi hit italiane, esempio lampante Elisa.

Io, però, ho voluto inserire la Mannoia. Non solo perché è una delle cantanti italiane che preferisco ma anche perché, soprattutto, mi ha fatto amare una canzone che, cantata in originale, non ho mai tollerato. Sally, originale di Vasco Rossi, risplende in questa stupenda versione femminile.

Vi avevo promesso la bonus track

Ed eccola qua. I Limp Bizkit per la colonna sonora del film Gotika rifanno Behind blue eyes, originale dei The Who (e spesso non viene detto!) e io, pur amandole entrambe, non potevo esimermi dal citarla.

Limp Bizkit

Spero questo #5coseche vi sia piaciuto.
Idee, commenti e suggerimenti sono sempre ben accetti ma la mia curiosità principale è sempre rigirare a voi la domanda.

Quali sono le vostre cover preferite?

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