INSPIRATION FRAME – Blackburn Feathers
Ovvero, quali sono stati i principali spunti (frame) d’ispirazione (inspiration) per la stesura del mio romanzo Blackburn Feathers, in uscita il 21 aprile – esclusiva Amazon.
Ebbene sì, ho riservato una tappa del blogtour a me stessa medesima. Autoreferenziale? Sì, ma in fondo chi mi conosce sa che questo cose mi piacciono, e anche non poco. Parlerò di Blackburn Feathers e dell’ispirazione cinema e musica.
UN TOUR VELOCE NEI ROMANZI
Dietro a BBF ci sta un lavoro durato anni. La prima stesura risale alla primavera del 2019, seguita poi da tre riletture e revisioni. Fra la scrittura e l’uscita di questa dilogia sono riuscita a pubblicare altri quattro romanzi. Sì, avete capito bene, ALTRI QUATTRO ROMANZI, due dei quali, in linea temporale, scritti dopo.
Perché ho aspettato così tanto?
Domanda lecita. Prima di tutto perché BBF porta in scena, fra le tante, alcune tematiche decisamente delicate (NB: abusi infantili, tossicodipendenza, rough s3x) per le quali la paura di sbagliare i modi e le parole usate per raccontarle era altissima. Per questo motivo, mi sono presa molto tempo e ho chiesto un parere sincero a tante persone, inclusi alcuni specialisti del settore come sociologi e psicologi.
In secondo luogo, avevo il timore dello stile di narrazione. Chi mi conosce sa che io sono un’autrice prima persona addicted e Blackburn Feathers è, invece, scritto quasi totalmente in terza persona. Ancora adesso faccio fatica a rileggermi e trovarmi all’altezza di altri autori, famosi o meno, che scrivono in terza. Ma come mi ha detto la bravissima master della terza persona (nonché amica) “hai la tua terza persona, e si capisce proprio che è tua, questo è il valore aggiunto”. Ci fidiamo? Per forza, l’ha detto la Capasso!
Per ultimo, c’era la vasta gamma di personaggi che rendono a tutti gli effetti BBF un romanzo corale. Non si trattava di gestire solo due teste come, per esempio, in Wait for Me – Aspettami o in Se tu lo vuoi io lo faccio; e neppure di dare singola voce, saltuariamente, a diversi personaggi come ne Il destino che non ho scelto. No, in BBF ho dovuto dare spazio a ben otto personaggi principali più alcune comparse, più o meno importanti. Inoltre, questi personaggi provengono tutti da background complessi e vivono in un mondo, quello dello showbiz, che avevo necessità di studiare e rendere credibile in ogni più piccolo dettaglio.
Capirete che la mole di lavoro, soprattutto riguardante la ricerca, è stata veramente enorme.
Ho fatto numerose full immersion in film e serie tv dedicate al mondo dello spettacolo, non che la cosa mi sia dispiaciuta, la maggior parte delle cose le avevo già viste e il rewatch è stato gradevole, oltre che voluto. Ho ascoltato playlist create ad hoc per entrare nel “mood BBF” o nel “mood Lena Vegas” e ho letto alcune biografie di personaggi famosi dello showbiz musicale, non solo cantanti o musicisti ma anche manager, groupies e staff vario.
So che a molti lettori interessa ciò che ci sta dietro alla creazione di un romanzo, chiamiamolo backstage letterario, per restare in tema musicale. Ecco quindi la mia serie di inspiration frame principali, quelli che mi va di condividere con tutti i lettori, sperando inspirino pure voi nel caso vogliate farvi questa full immersion nel mondo di BBF. Perché sì, in fondo Blackburn Feathers nasce anche da qui.
NB: Si tratta di ispirazione, non di fan fiction. BBF è un’opera originale.
FILM
Bohemian Rhapsody – Come non citare quello che è stato il più grande, e recente, successo mondiale sul mondo della musica? Ovviamente si parla dei Queen e di Freddie Mercury. Con la mia Crystal McCornish ho attinto da uno dei bad characters di questa storia.
The Dirt – Biopic Netflix dedicato ai Motley Crue. Ci ritroverete un po’ del personaggio di Micheal Morris, un po’ di drammi alla Lena Vegas e pure un po’ della rivincita personale del gruppo.
Rock Star – Per me, questo, è un cult. Liberamente ispirato alla storia vera dei Judas Priest, in questo film un ragazzo comune diventa una rockstar. Che poi è un po’ la storia di tutte le rockstar, quindi pure delle mie, ma c’è tantissimo Ryan Ray (e pure Bob Leckie).
Almost Famous – Uno dei miei film preferiti dal quale non ho attinto poi così tanto, a dirla tutta, ma che di certo mi ha regalato l’ispirazione per alcune scene, in particolar modo quelle del backstage e dei party. E comunque una menzione d’onore agli Steel Dragon va sempre fatta. Qui c’è un poco di Nikki Frost.
I love Radio Rock – Il cinefilo/lettore più attento ci ritroverà Pablo Herrera. Che sì, è solo una comparsa, ma alla fine ha una parte piuttosto importante!
The Doors – Questo, per me, è un capolavoro iconico del cinema biografico. Ovviamente si parla di Jim Morrison, del suo personaggio, delle sue tragedie, delle sue fratture. E sì, credo sia chiaro, c’è molto di lui nella mia Lena Vegas.
SERIE TV
Vynil – Serie davvero poco apprezzata, tanto da non essere stata mai neanche rinnovata, credo però che meriti davvero una chance. In poche puntate, nonostante l’ambientazione anni ’70, vediamo delineate le dinamiche principali dello showbiz musicale che passano dall’annullare se stessi allo scendere a compromessi, dall’essere disposti a tutto per la fama al lasciarsi andare agli eccessi. Droga, alcool, sesso, soldi, potere e disperazione. Tutti temi forti in Blackburn Feathers.
Roadies – Anche questa serie tv, purtroppo, non se l’è filata quasi nessuno. Peccato, io la trovo un gioiellino perché racconta in maniera eccellente non tanto quello che c’è sul palco quanto quello che c’è nel backstage. Lo staff e i sacrifici ai quali vengono costretti, fisici e mentali. In fondo, Martha Sullivan e Jeremy Allen appartengono a questo mondo.
Empire – Nonostante si parli di musica R&B, Empire è un altro prodotto di qualità dove troviamo personaggi disposti a tutto pur di restare aggrappati al successo con le unghie e con i denti. Crystal, sei tu?
LIBRI
MagicBus, diario di una rock girl – Questo libro ci tengo a nominarlo perché, fidatemi, mi ha dato davvero tanto. Si tratta della storia tutta italiana di una groupie anni sessanta/settanta che arriverà a seguire in tour alcune delle rockstar più famose a livello mondiale. Nikki, Jen e Sam avrebbero potuto essere le sue migliori amiche.
MANGA
Nana – Diversi lettori in anteprima mi hanno fatto notare la somiglianza fra la mia Lena Vegas e Nana Osaki, protagonista del manga omonimo, che ho letto un decennio fa e che ho adorato. Hanno ragione, ma ci tengo a sottolineare che è stata una scelta totalmente inconscia.
MANCA QUALCUNO
Sì, è vero, ci sono due personaggi che non ho ancora nominato perché, oggettivamente, le mie ispirazioni musica e cinema principale nei loro confronti non contemplano non contemplano film musicali.
Anthony Vegas, in qualche modo, deve tanto a Boys don’t cry e al personaggio iconico di Jeff Buckley sul quale, presto, scriverò un #iconepersempre. Di contro, invece, Charlie Ray vede molto di sé nel protagonista del libro/film American Psycho così come del protagonista del libro/serie tv Dexter. Ok, so che così potrei un attimino mettervi paura, ma si parla solo di ispirazione per alcuni tratti “comportamentali”. Forse.
COME FONTE D’ISPIRAZIONE, IL CINEMA E LA MUSICA
Qualsiasi personaggio io scriva trova qualcosa di sé nel cinema e nella musica. Da sempre. Sono le mie più grandi passioni e per me è letteralmente impossibile scrivere senza pensare a qualcosa che ho visto e/o sentito. Trovo inevitabile focalizzare l’attenzione sui dettagli tipici della sceneggiatura, lasciando comunque sempre tantissimo spazio all’introspezione.
Dicono che io abbia una scrittura molto visiva, scenica, d’impatto. Il più bel complimento che mi è stato fatto è “Leggo e mi sembra di vedere un film”. Già, ed è proprio così che scrivo, come se stessi narrando ogni singolo frame di un film che mi scorre davanti, mentre sto con gli occhi chiusi e le cuffie nelle orecchie.
E in BBF sono riuscita a dare il meglio, portando questa mia passione al livello superiore. Ho messo sul palco una rockband fittizia, tanto sballata quanto disperata, personaggi per niente scontati e molto umani, più di quello che potreste pensare. Famosi ma ugualmente difettati, rovinati, stanchi.