6 film sulla scrittura che, nonostante tutto, dovete guardare

Agli scrittori piace scrivere di scrittori. Scontato e forse un po’ banale, ma una delle regole fondamentali (almeno a mio avviso) di ogni persona che si approccia alla scrittura è, appunto, lo scrivere di cose conosciute. E cos’è che noi autori conosciamo meglio?

Il cinema, essendo figlio naturale della scrittura, non è da meno. Trovare quindi una sfilza di film dedicati a scrittori, reali o meno, e scrittura non è poi così complicato, anzi.

Io però oggi voglio farvi un 6 cose che un po’ diverso, dove andremo a indagare insieme su pellicole relativamente di nicchia (poco conosciute alla massa, diciamo così) che esplorano il lato più scribacchino di ogni scrittore, nonché anche i lati oscuri di ciò che è questo mestiere.

Che poi, in fondo, è proprio uno degli argomenti cardine del romanzo per cui sto scrivendo questa tappa di blogtour. La protagonista di “Io, nonostante tutto, sono viva”, romanzo d’esordio di Giovanna Pappalettera edito Alcheringa edizioni, è difatti una donna alle prese con enormi cambiamenti e sconvolgimenti emotivi, con una enorme voglia di raccontare al mondo la sua storia. Per farlo, si avventurerà in Sicilia alla ricerca di se stessa, scoprendo un diario ricco di spunti, segreti e… ricordi.

Ma torniamo al 6 cose che e partiamo subito a bomba!

1 The wife – Vivere nell’ombra

Il film, tratto a sua volta da un romanzo, racconta la storia della donna che vive all’ombra del più grande scrittore degli ultimi secoli, premio Nobel per la Letteratura, e del loro segreto. Una splendida Glenn Close dà vita a un personaggio tanto forte quanto fragile, lacerato dentro da una bugia a fin di bene che, però, le si sta ritorcendo contro.

SPOILER ALERT. Il segreto, difatti, è che è lei la reale penna dietro ai grandi successi dell’uomo a cui sta accanto. Questa tematica, seppur piuttosto banale, resta comunque cara per il fronte emancipazione femminile. Ancora al giorno d’oggi esiste una nutrita schiera di donne che, per mille e più motivi, sceglie di nascondersi dietro a uno pseudonimo maschile per pubblicare. Una scelta condivisa anche da autori famosi (la stessa JK Rowling usa un alterego maschile, per dire) che ci mette di fronte a quelle che sono alcune regole del mercato, che da autrice spero comunque presto vengano ribaltate.

2 The Words

Un autore famoso che scrive di un autore emergente (eccolo, il cliché!) che scende a compromessi pazzeschi pur di diventare famoso, perdendo una parte di se stesso forse per sempre. Su questo film non posso dire molto altro, perché è davvero un film che consiglio a tutti di vedere, merita, e troviamo un Bradley Cooper straordinariamente capace.

Anche qui si affronta una tematica autoriale molto importante, ovvero la discesa negli inferi dei compromessi. Senza entrare troppo nei dettagli, ciò su cui voglio fare luce io è la necessità di accettare determinate condizioni solo nel momento in cui si è apposto con se stessi. Perché, se è vero che ogni lasciata è persa, è anche vero che perdere noi stessi è la cose peggiore che possa succedere, non solo come scrittori ovviamente.

3 Burning – L’amore brucia

Da non confondere con L’amore brucia l’anima (Walk the line il titolo originale, prova che in Italia traduciamo sempre i titoli a caso), questo gioiellino sopracitato arriva direttamente da Giappone e Corea e dall’accoppiata vincente Chang-Dong e Murakami. Il protagonista è un giovane con il sogno nel cassetto della scrittura, ma la vera bellezza del film è il risvolto drammatico del finale nonché la neanche troppo velata allegoria di differenza sociale fra i protagonisti.

Ammetto di aver scelto questo film principalmente perché tratto da un racconto di Murakami, ma vi assicuro che è una pellicola di tutto rispetto, scelta pure per rappresentare la Corea del Sud agli Academy Awards del 2019, e che merita una visione.

4 The girl in the book

La protagonista, una giovane editor con l’aspirazione alla pubblicazione, si ritroverà a fare i conti con un lavoro che la porterà nei meandri della sua infanzia e di a dir poco spiacevoli ricordi. CW pedofilia.

Ho scelto questo film perché esplora la figura professionale dell’editor, essere mitologico indispensabile per ogni autore che si rispetti. In molti, me inclusa, tendiamo a credere che si possa anche fare tutto da soli. Ecco, non funziona sempre così, un occhio in più serve sempre, e ciò che l’editor fa non possiamo farlo anche da soli. Segnatevelo, che non mi ripeterò.

5 This beautiful fantastic

Anche qui, una dolcissima protagonista, libraia con l’aspirazione alla scrittura, si ritrova alle prese con le sue paure e le sue resistenze mentali. Questo film viene spesso paragonato ad Amelie (già dal trailer è abbastanza palese la similarità) ma, a mio avviso, merita di essere visto con un occhio critico che non lo voglia per forza catalogare come copiatura.

Qui la tematica del sogno autoriale si appoggia, anche molto bene, a quella di scrittura e arte generale come autoterapia. Chiunque scriva sa che ogni parola su carta è, o diventa, un modo per analizzare anche se stessi e le proprie gioie/dolori. Quando scrivete, date spazio a voi stessi abbastanza?

6 Girls

Per ultimo, scelgo una serie tv. Anzi, LA serie tv. Girls è un ritratto geniale e sarcastico di una generazione di donne, ma non solo, che deve trovare il proprio spazio del mondo. La protagonista, interpretata da quella che è anche regista e sceneggiatrice della serie intera, è una ragazza intrappolata in un mood infantile, schivo, cinico e depresso che però, durante l’evolversi della storia, imparerà cosa significa crescere pur rimanendo sempre un poco bambini. Ovviamente, la nostra “eroina”, è una scrittrice.

Ho apprezzato moltissimo questa serie per una quantità allucinante di motivi, partendo dalla scrittura fresca e divertente di personaggi devastati e complessi, e credo che si debba darle una chance perché affronta tematiche, anche relative al mondo dell’editoria, che sono lo specchio cinico e disincantato di ciò che è, in gran parte, questo mondo lavorativo.

Chiudo così, lasciandovi spero col desiderio di vedere almeno due titoli fra quelli proposti.
Non vedo l’ora, inoltre, di presentarvi quella che sarà la mia prossima protagonista femminile (non avevo ancora scritto di scrittori, e ho dovuto rimediare!) perché con CM andremo ad affrontare tantissime tematiche legate al mondo editoriale.

Ma siamo qui per parlare del romanzo di Giovanna, non del mio, e da autrice non posso che fare i miei più grossi in bocca al lupo alla mia collega. Seguitela sui social @giovanna_pappaletterautrice

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